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Roma
Halloween? Anche no, grazie!
Halloween? Anche no, grazie!

Un post per chi non ha paura… di leggere!


Più che una festa è un sabba. È un’esaltazione del Male. È, soprattutto, la sua accettazione nella nostra vita come una cosa “normale”, anzi, addirittura simpatica. (Nasconderò questa parola con le x perché le parole sono frequenze, sono energie che noi richiamiamo.)

Il bambino è vestito di simboli e segni del Mxxe, vestito da zombie, da scheletro o da diavoletto, macchiato di sangue. Pensate che un bambino che vive dove c’è la guerra troverebbe divertenti questi travestimenti?


Chi del Mxxe ha visto il vero volto lo riconosce sempre.
Ai nostri bambini viene insegnato che il Mxxe esiste e bisogna farselo amico e che, a modo suo, è anche
buono. Così si abituano al meno peggio, al grigio anziché al bianco che si contrappone al nero, all’eroe
oscuro anziché al cavaliere senza macchia e senza paura. Certo nessun genitore (si spera!) festeggia con queste intenzioni, ma più di mille parole vale l’esperienza! Il Mxxe diventa “figo”, divertente. Quanti
protagonisti di film e serie televisive sono simpatici e affascinanti cattivoni che rubano e uccidono
all’occorrenza? C’è persino il cartone della Disney che ci ha mostrato il cuore tenero del suo Cattivissimo,
che ha avuto una mamma anaffettiva, povero lui! Quindi se soffro io ho il diritto di essere cattivo e far
soffrire qualcun altro?

Siamo stati talmente plagiati da questa mentalità satanica da considerare tutto questo normale. Ecco la
prova: l’altro giorno cammino per strada e vedo un papà che guarda una vetrina e dice con due occhioni
dolci all’angelo biondo di quattro o al massimo cinque anni accanto a lui: “Guarda, la bambola assassina!” e per maggiore gentilezza solleva il figlio perché possa ammirare meglio questo mostro antropomorfo coi
denti aguzzi e sanguinanti e un coltello in mano, che ti uccide lentamente dissanguandoti. Quale bambino non vorrebbe essere coccolato e rassicurato da una bambola così?!?


Eppure qualcuno ancora dice che serve a esorcizzare la paura. Forse nella preistoria.
La maggior parte dell’umanità non ha paura del Mxxe, ne è fatalmente attratta. Lo ricerca
quotidianamente, nelle situazioni più banali: tantissimi guardano video di incidenti, immagini di guerra, di
distruzione, film violenti, videogiochi…


Il Mxxe attrae con la sua seduzione e l’offerta di Potere. “Dolcetto o scherzetto?”: se non fai ciò che voglio ho il potere di fartene pentire…


Io ho scelto la Luce, e ho scelto di diffonderla attraverso i pensieri, le parole e le azioni. Così la mia vita è
luminosa. Io ho scelto. E ciò che scegliamo che guida la nostra vita. Inutile lamentarsi dopo.

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